PICCOLA GUIDA DEI LAVORI IN GIARDINO

Sta arrivando la primavera e grazie alle temperature più miti, guardando fuori dalla finestra, ti accorgi che:

1 – c’è un bel prato da pulire, concimare, rinfoltire, arieggiare

2 – ci sono gli alberi da frutta che hanno bisogno di essere potati

3 – ci sono le siepi che devono essere sfoltite

Per fortuna noi abbiamo un giardino piccolino con soli 4 alberi da frutto e mezzo, considerando che il mezzo è un ciliegio nano, sparsi in un prato di circa 250 mq, però vi posso assicurare che il lavoro non manca e soprattutto deve essere costante altrimenti in poco tempo ti sembrerà di vivere in una giungla.

Inoltre abbiamo un barbecue e un piccolo forno a legna che devono essere in ordine per quelle occasioni in cui ci si può rilassare con una grigliata o una pizza.

MA ANDIAMO CON ORDINE: DA DOVE SI INCOMINCIA

Innanzitutto dagli attrezzi, che devono essere pratici, funzionali e di buona qualità.

Noi quest’anno abbiamo deciso di sostituire tutti i vecchi attrezzi ormai a fine vita dopo oltre un decennio di attività, optando per quelli a batteria intercambiabile tra di loro. Abbiamo preso un decespugliatore, un tagliasiepi, un soffiatore e a breve prenderemo anche un tagliaerba tutti della stessa marca. Dopo un po’ di anni di prove, errori e ripensamenti, questi sono gli unici che ci servono veramente, assieme ad un rastrello, una piccola zappa, una scopa da giardino e delle forbici da potatura.

Io in realtà ero un po’ titubante sugli attrezzi a batteria perché temevo di trovarmi a corto di energia in caso di bisogno, ma iniziando ad utilizzarli mi sono accorto che una volta cariche le batterie durano a lungo e garantiscono un tempo di lavoro più che sufficiente (almeno per il nostro uso). Inoltre, avendo 2 batterie intercambiabili, la gestione è ancora più facile. E l’attrezzatura non è per niente pesante.

COME ORGANIZZARE IL LAVORO

Abbiamo iniziato con la potatura di ciliegio, melo e albicocco, dopo che la Ori ha studiato un bel po’ di tutorial su internet. Ora questi alberi sono potati quindi speriamo di vedere un po’ di fiori e qualche frutto, questi ultimi praticamente assenti fino ad oggi. Per il ramasin, varietà di susino piemontese, speriamo di aver fatto un buon lavoro in quanto ha sempre prodotto ottime prugne che speriamo di poter mangiare ancora.

L’unico che non abbiamo avuto il coraggio di potare è stato il fico: uno perché è enorme, due perché produce così tanto ogni anno che pensiamo ci voglia necessariamente un esperto per fare questo lavoro. Lo faremo sistemare magari il prossimo anno per evitare che ci invada il terrazzo.

Fatto ciò ci siamo ritrovati ad avere una quantità industriale di rami e rametti da smaltire, li abbiamo così ridotti in dimensioni compatibili con la nostra macchina, quindi li abbiamo portati all’ecocentro. Una certa quantità l’abbiamo ordinata per bene, per poterla utilizzare nel barbecue e nel forno.

IL PRATO

Premesso che il nostro bel prato è di origine mista, decisamente non inglese ma più montanaro, lo abbiamo comunque rastrellato e pulito ben bene dai residui invernali prima di passare al primo taglio della stagione. Il nostro “segreto” per non impazzire con il lavoro è l’utilizzo futuro del robot tagliaerba che lavorerà per noi nella bella stagione, ma prima di metterlo in funzione, tutti gli anni per un po’ di volte utilizziamo il vecchio tagliaerba elettrico.

Anche qui è stata Ori a fare il taglio del prato litigando ogni tanto con il cavo elettrico del tagliaerba che si attorciglia attorno a tutti i tronchi degli alberi e alle sue gambe, lasciando a me il compito di svuotare il contenitore dell’erba tagliata e districare il cavo elettrico: ecco perché prenderemo presto quello a batteria. Sarà tutto più pratico.

Fatto ciò siamo passati alla fase della risemina dei tratti meno belli con contemporaneo spargimento di terriccio per il riempimento dei buchi. Avendo vicino a casa dei terreni incolti e selvatici la nostra erba è un mix di erbe varie. Ma tagliandolo costantemente, il prato fa la sua bella figura. Siamo anche stati fortunati perché appena finita la semina ha cominciato a piovigginare, completando perfettamente il nostro lavoro. Come consigliatoci dall’agraria, dopo un paio di tagli il prato verrà concimato.

C’è ancora da pensare al sistema di irrigazione interrato. Appena avremo un altro po’ di tempo, ne controlleremo il buon funzionamento compreso il giusto raggio di azione degli irrigatori che durante l’inverno vengono un po’ troppo ricoperti da terra e residui vari, affinché non ci siano zone di prato asciutte.

Tornando al robottino tagliaerba c’è da dire che prima di rimetterlo in pista bisogna comunque controllare che sia pulito, che le lame siano integre, che l’impianto elettrico che ne carica la batteria sia in ordine così come anche il filo interrato nel prato che ne delimita il perimetro di lavoro. Dopodiché é sempre un piacere guardarlo lavorare al posto tuo!

LE SIEPI

Con il nuovo tagliasiepi sarà più facile e divertente eliminare i rami e le foglie in rapida e impetuosa crescita primaverile, facendo attenzione a tagliare tutto alla stessa altezza, senza fare le onde, sfoltendo bene i fianchi e tagliando anche tutti i rametti che fuoriescono dalla rete di recinzione.

La nostra siepe è di fotinia. Dei giardinieri ci hanno consigliato di potarla a mano ramo per ramo cercando di darle la giusta forma, ma sinceramente non ne siamo capaci e il lavoro sarebbe troppo eterno per noi. Così abbiamo optato per il tagliasiepe elettrico: il risultato è ottimo lo stesso e lo sforzo minore. La quantità non indifferente di rametti da smaltire finirà anch’essa all’ecocentro vicino. In mezzo alla siepe c’è anche una bella Lagerstroemia, o lillà delle Indie, che Ori ha già potato con successo la scorsa stagione e che dovrebbe continuare a fiorire anche dopo la potatura di quest’anno.

RITOCCHI FINALI

Dopo aver finito la manutenzione del giardino, utilizzando un bel soffiatore in un baleno si puliscono tutte le aree in cemento, i gradini e il cortile dai rimasugli di potatura, di sfalcio del prato e di terra, così che anche il vialetto d’ingresso si presenti pulito e in ordine. La Ori sistema qualche oggetto da giardino qua e là e riponiamo tutti gli attrezzi ben puliti al coperto.

CONSIGLIO GENUINO

Innanzitutto lavorare in giardino e nella natura è sempre corroborante. E’ vero però che è anche faticoso, ripetitivo nel tempo e assolutamente necessario per evitare che ci si ritrovi con giungle disordinate e poco piacevoli da vedere e da vivere.

Gli attrezzi idonei e in ottimo stato sono fondamentali. Conviene prendere spunto da altri e procurarsi solo ciò di cui si ha veramente bisogno e all’altezza delle nostre capacità: un super attrezzo costosissimo e all’avanguardia se non lo si sa usare sarà come non averlo.

Se si farà un buon lavoro iniziale, la manutenzione sarà più semplice da attuare e non occuperà tutto il nostro tempo libero: ovviamente questo è un consiglio che non troverà d’accordo chi ama passare tutto il suo libero in giardino, ma solo quelli che come noi preferiscono fare anche altre attività.

Gratificante è anche poter godere dei frutti dei nostri alberi e del nostro lavoro, come raccogliere una mela o un fico dal proprio albero o prendere il sole e mangiare su un bel prato pulito.

Non resta che attendere la prossime giornate primaverili per apprezzare tutto ciò che è stato fatto. Buon lavoro a tutti, e ci ritroveremo a fine anno per i lavori di messa a riposo invernale del giardino.

Text and images by Antonio Gibilisco, April 2021

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