VIAGGIO NELLA VALLE DEGLI SPAZZACAMINI E IL BORGO DI SANTA MARIA MAGGIORE

UN BORGO MONTANO. UNA VALLE DAI MILLE COLORI E DALLE MILLE SFACCETTATURE. UN CORRIDOIO PREFERENZIALE PER L’EUROPA. UN LUOGO DOVE LA MEMORIA E LA STORIA DI UNA CULTURA ANTICA SI TRAMANDANO ANCORA AI GIORNI NOSTRI. UN’ESIGENZA CHE DIVENTA PROFESSIONE. IL PIEMONTE SI RACCONTA NELL’ARTICOLO

IL PICCOLO BORGO RICCO DI CURIOSITA’

Nel cuore dell’Alto Piemonte, sorge un piccolo borgo montano meta turistica molto amata: Santa Maria Maggiore.

Il borgo si trova nel ramo della Val d’Ossola conosciuto come Valle Vigezzo, territorio unico, molto aperto e disteso che giunge fino al Canton Ticino svizzero e che grazie alle sue bellezze naturalistiche e la sue testimonianze culturali ha ispirato nel tempo artisti della zona e non, tanto da essere conosciuta ancora ai giorni nostri, con il nome di Valle dei pittori.

Ma essa è conosciuta anche con un altro suggestivo appellativo. Da documenti del 1500 si evince infatti come la Valle Vigezzo fosse conosciuta con il nome di Kaminfeger Tal, ovvero Valle degli spazzacamini.

UN PO’ DI STORIA

A quel tempo gli abitanti della zona avevano acquisito un’abilità notevole nello spazzare i camini delle abitazioni locali, che per adattarsi alle condizioni climatiche alpine, possedevano tutte camini per il fuoco a legna. Questa abilità permise loro di trasformare la necessità in un professione a tempo pieno. Essendo un’esigenza per lo più stagionale invernale, questi uomini presero ad esercitare la professione in tutta Europa e con grande riconoscimento, soprattutto in quei paesi dove il clima era normalmente più rigido e dove i camini funzionavano tutto l’anno: Olanda, Germania e Austria i paesi più interessati. Alcuni spazzacamini riuscirono addirittura a diventare fumisti, riuscendo ad arricchirsi per bene e in Francia poterono godere di numerosi privilegi come riconoscimento per un complotto sventato proprio grazie ad uno spazzacamino.

Nonostante il successo e gli onori a loro riservati però, la maggior parte di essi ritornò a casa e con i guadagni iniziò a costruire enormi ville con giardini, parchi e chiese che sono state tramandate a noi e che si possono ammirare. Queste architetture un po’ diverse da quelle tradizionali sono a tutt’oggi ben visibili se si fa visita a questa valle.

I PICCOLI RUSCA

Il mestiere dello spazzacamino era molto faticoso, la salute fisica ne risentiva in maniera permanente, e nell’800 gli adulti iniziarono ad essere sostituiti dai bambini, i piccoli rusca. Iniziarono così a manifestarsi i segni della malnutrizione, delle deformazioni ossee, delle crudeltà e delle morti giovanili. I piccoli venivano reclutati dagli spazzacamini più vecchi, strappati alle loro famiglie che avendo molte bocche da sfamare li cedevano per lunghe stagioni dalle quali non sempre facevano ritorno. La loro taglia ridotta era perfetta per questo lavoro, non possedevano nulla se non i pochi stracci che indossavano e vivevano di elemosina e gentilezze da parte delle famiglie per le quali lavoravano.

Fortunatamente questo lavoro di sfruttamento cessò quando dopo la Seconda Guerra Mondiale si iniziarono a diffondere altri sistemi di riscaldamento.

Il fenomeno dell’emigrazione stagionale e i lavori pesanti svolti, hanno accomunato quasi la totalità delle famiglie della zona. Questo ha permesso loro di unirsi in una sorta di grande gruppo che ricorda molto bene i passato. E tutto quello che li ha legati e che ancora li lega, ha permesso loro di portare avanti la memoria delle tradizioni passate e di tramandarle fino ai giorni nostri.

SANTA MARIA MAGGIORE

Il borgo, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è legato indissolubilmente a questo passato. Possiede numerosi monumenti religiosi e civili che, assieme ai musei e agli eventi che vengono organizzati durante l’anno, concorrono alla valorizzazione delle antiche tradizioni locali.

I musei che si possono visitare a Santa Maria Maggiore sono la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini dal nome del pittore fondatore, nel quale trovano spazio una pinacoteca e un luogo dove si svolgono corsi di pittura, disegno e fumettistica, la Casa del Profumo Feminis-Farina che permette di fare un salto nella storia dell’essenza antica più celebre al mondo ovvero l’Acqua di Colonia, ma soprattutto il Museo dello Spazzacamino.

IL MUSEO DELLO SPAZZACAMINO E IL RADUNO ANNUALE

Situato nel parco di Villa Antonia, nel pieno centro storico di Santa Maria Maggiore, questo è il luogo della memoria. Qui dove tutto quello che vi è raccolto testimonia la storia di questo antico mestiere. Fondato nel 1983 grazie all’impegno di alcuni vecchi spazzacamini, insieme agli oggetti raccolti, agli abiti e alle fotografie dell’epoca, ci si può addentrare in uno spazio multisensoriale che permette ai visitatori di immergersi all’interno di una canna fumaria e provare le stesse sensazioni e angosce che provavano i piccoli rusca durante le loro estenuanti giornate lavorative, così da effettuare una full immersion nella storia.

Il museo ospita anche l’Associazione Nazionale Spazzacamini che ha il compito di preservare la tradizione del mestiere e promuovere iniziativa culturali e turistiche relative.

Accanto all’esperienza culturale museografica, a Santa Maria Maggiore è possibile ogni anno partecipare, indicativamente verso settembre, al Raduno Internazionale dello Spazzacamino una rievocazione festosa dell’antico mestiere attraverso esibizioni, momenti musicali, enogastronomia del territorio e una sfilata per le vie del borgo e che raccoglie gli spazzacamini di una ventina di nazioni europee, asiatiche e americane. Il Raduno attualmente è conosciuto a livello mondiale e attira turisti da ogni parte. Ogni anno nuovi cimeli vengono donati alle varie delegazioni delle nazioni partecipanti.

IL CENTRO STORICO E LE SUE BELLEZZE

Visitare il borgo di Santa Maria Maggiore è sicuramente un’esperienza stupenda. Le bellezze che si affacciano sulle vie del piccolo centro storico, lasciano il visitatore a bocca aperta. Tra un portone antico e una casa d’epoca, tra affreschi deliziosi e botteghe tradizionali non si smette di osservare, fotografare, stupirsi. Le ville che circondano il borgo sono bellissime ed immense: giardini infiniti, scaloni antichi, misteriosi anfratti e alberi secolari sono lì a far bella mostra di sé e lasciano che la mente vaghi nel passato e tra le storie delle famiglie più ricche e più influenti. Ma anche la casa più piccola ha qualcosa da mostrare, e tra un terrazzino e una scalinata pigri animali da compagnia si rilassano lasciandosi ammirare.

Le atmosfere rarefatte di Santa Maria Maggiore si possono raggiungere anche in un modo più originale, ovvero a bordo della Ferrovia Vigezzina Centovalli il delizioso trenino che, in un viaggio slow tra la natura più irrompente, da Domodossola porta fino a Locarno in Svizzera.

CONSIGLIO GENUINO

Il Piemonte offre tanti scorci montani interessanti da visitare e provare.

Santa Maria Maggiore e la Valle Vigezzo sono il connubio ideale per un viaggio indimenticabile: cultura, attività sportive, storia e shopping. Tutto assieme e tutto fruibile.

E non dimentichiamo la gastronomia d’eccellenza. I prodotti tipici di questo territorio montano, offrono esperienza sensoriali fantastiche: a partire dai deliziosi formaggi per passare poi al capretto vigezzino, agli gnocchi di farina bianca tuffati nell’acqua bollente o quelli alla zucca, al prosciutto montano, ce n’è per tutti i gusti e tutti i portafogli. Da provare anche le sfoglie di acqua e farina cotte sulle piastre e condite con il burro detti stincheet, soprattutto durante le feste e gli eventi annuali come street food. E non dimentichiamo i preziosi vini ossolani.

Insomma…tra cibo e scorci pittoreschi, Santa Maria Maggiore e la Valle Vigezzo vi aspettano con le loro sorprese.

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Text and images by Orietta Renaudo & Luca Massola, gen 2021

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